Con ordinanza n. 3761/2024, depositata il 12 febbraio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata nuovamente in materia di revisione dell’assegno divorzile (art. 9 Legge 898/1970), con preciso riferimento all’ipotesi in cui uno degli ex coniugi abbia intrapreso una stabile convivenza more uxorio.

La Suprema Corte ha ribadito che ai fini della revisione dell’assegno devono sussistere “giustificati motivi”, di tal ché si rende necessaria una verifica circa la sopravvenuta, effettiva e significativa modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi sulla base di una aggiornata valutazione comparativa delle rispettive posizioni reddituali e patrimoniali, nonché l’esistenza di un nesso causale tra i fatti sopravvenuti – come una nuova stabile convivenza – e la mutata situazione economica.

La Cassazione ha poi precisato che, al fine di ottenere la revisione ovvero la revoca dell’assegno, è necessario che il richiedente alleghi e dimostri, con sufficiente specificità, la nuova condizione economica dell’ex coniuge e la sua diretta riferibilità alla circostanza che questi abbia avviato un nuovo stabile progetto di vita con il partner.

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